Il frullato è servito: trucchi e consigli!
Ne sapranno qualcosa quelli che fra voi bazzicano il ramo “food” su Instagram: i frullati – ormai divenuti popolari anche sotto il nome anglofono di “smoothies” – sono uno dei trend salutistici più in voga del momento e tutti, ma proprio tutti, vogliono cimentarsi nella loro preparazione. Sui frullati, però, sono in tanti a nutrire ancora delle riserve: come può un “beverone” sostituire un pasto intero? La verità è che siamo così abituati a mangiare cibi solidi che proprio fatichiamo ad accettare il fatto che un frullato, a parità di nutrienti e calorie, ci fornisca lo stesso apporto energetico di un piatto di pasta. Sarà banale, ma per affrontare la questione in modo efficace e convincente, c’è solo una strada: provare per credere. Già, ma non è facile! Come scegliere gli ingredienti da frullare? Quale latte si rivela il migliore per lo scopo? E lo zucchero, ci va? Piano, piano, una domanda alla volta!
Innanzitutto, è bene partire dicendo che in un frullato, proprio perché tale, potete metterci di tutto: frutta, frutta secca, verdura, spezie, yogurt e via dicendo. Sì, dimenticatevi della solita vecchia combinazione “mela-pera-banana”, dovete osare, anche perché non potrà farvi che bene!
Ad esempio, un’ottima base di partenza per il vostro frullato – a maggior ragione se siete vegan o crudisti – sono gli spinaci, il cavolo nero e l’avocado. Non vi ho davanti a me, ma sento le occhiatacce sulla mia persona, accompagnate da versi di disgusto. E invece no, cari amici e amiche, dovrete ricredervi: spinaci, cavolo nero e avocado non incideranno assolutamente sul gusto finale, anzi, sono del tutto neutri. Gli spinaci crudi contengono molto ferro (aggiungete del succo di limone fresco per facilitarne l’assorbimento), il cavolo nero potenzia le difese immunitarie e l’avocado è una fonte preziosa di proteine. Tutta salute insomma!
Un’aggiunta che trovo imprescindibile è poi la banana: non solo perché è un frutto magico che rende tutto piacevolmente cremoso, ma anche perché riempie (in particolare se unita all’avocado) e, soprattutto, evita lo zucchero. E’ un dolcificante naturale!
So che però a molti la banana non piace, quindi ecco alcune alternative zuccherine per rendere il tutto più dolce, ma in modo naturale: mango, melone (cantalupo) e ananas sono sicuramente i più indicati, nel caso in cui non dovessero bastare, vi consiglio di aggiungere un cucchiaio di sciroppo d’agave.
Altra frutta che raccomando assolutamente di buttare nel calderone sono i “berries”, tutti: more, mirtilli, fragole, lamponi e bacche di goji, qualsiasi cosa vi troviate nel frigorifero non abbiate paura di usarla, anzi, fatelo in abbondanza! I frutti rossi hanno tante di quelle vitamine che si rivelano sempre una scelta vincente, e vi dirò di più: se li userete congelati, il frullato sarà a dir poco superlativo!
Quale latte risulta essere il migliore per ottenere un buon preparato? Beh, una regola vera e propria non esiste, dipende dai vostri gusti, anche se certamente alcuni tipi di latte sono più indicati di altri, in base a leggerezza e digeribilità. Se non siete vegan o intolleranti, il latte vaccino va più che bene, anche se resta sempre più grasso rispetto alle alternative vegetali. In questo caso sono ottimi sia il latte di soia che di riso, di avena o cocco (uno dei miei preferiti in assoluto!). Se vi sentite abbastanza temerari, potete provare a usare direttamente l’acqua: calorie zero e digeribilità assicurata!
Per finire, una chicca, anzi, una raccomandazione: aggiungete un cucchiaino raso di curcuma al vostro frullato, è uno dei super alimenti più efficaci di sempre e male sicuramente non vi farà, parola mia!
Insomma, spero di avervi dato delle dritte interessanti e di esservi stata utile, soprattutto perché è ancora estate e i frullati si rivelano spesso delle ottime colazioni: fresche, leggere e nutrienti!
Alla prossima!